Come ottenere un visto turistico per un cittadino pakistano che viene in Italia su invito di un residente italiano

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Come richiedere un visto per L’italia dal Pakistan?

Il Visto Turistico per l’Italia è una documentazione che un cittadino – pakistano in questo caso – può ottenere per un periodo di massimo 90 giorni, previsto dalla legge italiana per la permanenza nello Stato italiano da parte di un cittadino straniero, in questo caso pakistano. Nel caso fosse un parente o un amico in visita dal Pakistan esistono modi per agevolare queste pratiche.

Riassumeremo in questa guida tutti i passaggi fondamentali per eseguire la richiesta correttamente e ti spiegheremo le prime cose da fare appena si arriva in Italia e come ottenere il Visto Turistico Italia da parte di un cittadino pakistano.

Oltre ciò potrai scoprire che cosa sono le fideiussioni bancarie per invito stranieri o fideiussioni assicurative e come ottenerle insieme alle polizze assicurative sanitarie obbligatorie per poter avere il visto turistico per l’Italia.

Che cosa serve per poter ottenere un visto turistico Italia per un cittadino pakistano?

Invitare amici o parenti in Italia non è impossibile.

Bisogna tenere conto che vi è un periodo massimo di 90 giorni di permanenza e chi è già in possesso della cittadinanza italiana può agevolare queste pratiche.

Insieme vedremo i passaggi fondamentali per eseguire le pratiche correttamente e tutti i passaggi per ottenere il Visto.

In questa Guida trovi tutte le informazioni indispensabili per muoverti con sicurezza e fare i passi giusti.

Iniziamo a capire come fare una corretta richiesta di Visto Turistico e a cosa fare quando il tuo ospite arriva in Italia. Prima di accogliere con gioia l’arrivo della persona cara, bisogna organizzare correttamente il tutto.

La procedura che analizzeremo insieme si chiama Domanda di Visto Turistico Italia con lettera d’invito.

Questa procedura prevede un invito ufficiale da parte di una persona residente in Italia e grazie a questo invitò ufficiale, la legge italiana riconosce il cittadino straniero come tuo ospite. In questo modo, sarà la persona residente in Italia a eseguire tutte le pratiche per la documentazione necessaria alla richiesta del Visto Turistico per l’Italia.

Questa pratica va gestita in due Stati differenti. Il cittadino o residente italiano fa la richiesta in Italia, compilati tutti i moduli, invia le pratiche al parente o amico in Pakistan e questi dovranno essere depositati all’ambasciata italiana che ha sede in Pakistan. Sarà l’ambasciata stessa a rilasciare il Visto per raggiungere l’Italia e ricongiungersi con chi ha fatto la domanda.

Quali documenti servono per poter richiedere il visto turistico?

Quali sono i documenti necessari per poter richiedere e quindi ottenere il visto turistico? Vediamoli insieme!
Per colui o colei che compilerà la richiesta come contraente e quindi fornirà l’invito, bisognerà munirsi di:

  • Una fotocopia di due documenti in grado di attestare l’identità, che siano ad esempio carta d’identità e patente, patente e passaporto, passaporto e carta d’identità – si ricorda che saranno considerati validi solo i documenti che permettano di visionare il volto della persona, come per l’appunto la carta d’identità e il passaporto o la patente.
  • Fotocopia del passaporto o della patente. Se la persona richiedente fosse un cittadino straniero ma che risiede in Italia, sarà necessaria anche la fotocopia del permesso di soggiorno.
  • L’autocertificazione del proprio reddito – che sia del nucleo familiare o del singolo – e nel caso non fosse possibile e ci fosse la necessità, anche una terza persona che diventi garante

Invece, per quanto riguarda il cittadino pakistano, egli dovrà:

  • avere i documenti del cittadino italiano che lo invita compresi di codice fiscale
  • una fotocopia del proprio passaporto

Si ricorda che non saranno richiesti nessun tipo di depositi cauzionali, ne in denaro o altro e non sarà richiesta l’apertura del conto corrente, infine non è indispensabile lo svincolo dalla fideiussione alla fine del periodo di garanzia perché si estingue automaticamente alla data di scadenza.

Chi compila la lettera di invito per il cittadino pakistano dovrà indicare tutti i propri dati personali e quelli di chi intende ospitare e in aggiunta le date precise sia di arrivo che di partenza dall’Italia. Infatti, saranno consentiti solo 90 giorni di tempo.

Converrà, dunque, fissare l’appuntamento nella ambasciata italiana presente in Pakistan per poter consegnare i documenti e attendere ancora alcuni giorni – per l’accettazione della documentazione – prima di far effettivamente partire il cittadino pakistano verso l’Italia.

Per ottenere la polizza assicurazione sanitaria viaggio e la fideiussione bancaria per visto turistico – necessarie per invitare il cittadino pakistano in Italia, occorreranno:

  • La lettera di invito da parte del cittadino residente in Italia;
  • Il codice fiscale del cittadino residente in Italia;
  • Il permesso di soggiorno – nel caso in cui il cittadino residente in Italia non sia effettivamente italiano;
  • Il modello unico o il cud – per la dichiarazione dei redditi;
  • L’ultima busta paga;
  • La copia del passaporto del cittadino pakistano che si vuole invitare in Italia.

Una volta che verranno rilasciati tutti i documenti necessari e il tuo ospite sarà arrivato in Italia bisognerà visionare il timbro imposto dalla polizia sul passaporto e/o visto, poiché dovrà essere valido.

Questo timbro è importante, poiché il cittadino pakistano che arriva in Italia, sta arrivando da uno Stato non presente nello spazio Shengen.

Lo spazio Shengen è uno spazio senza frontiere ottenuto dall’Europa, di seguito gli Stati che ne fanno parte:

  • Austria
  • Belgio
  • Cechia
  • Danimarca
  • Estonia
  • Finlandia
  • Francia
  • Germania
  • Grecia
  • Islanda
  • Italia
  • Lettonia
  • Liechtenstein
  • Lituania
  • Lussemburgo
  • Malta
  • Norvegia
  • Paesi Bassi
  • Polonia
  • Portogallo
  • Slovacchia
  • Slovenia
  • Spagna
  • Svezia
  • Ungheria
  • Svizzera

Se il cittadino pakistano viene ospitato in casa, si avranno 48 ore di tempo per poter comunicarlo alla polizia – pratica necessaria per le leggi antiterrorismo – se invece la persona venisse ospitata in hotel non vi sarà bisogno di dichiararlo, poiché sarà l’hotel stesso a segnalarlo.

Fideiussione Bancaria per visto turistico: che cos’è?

Con fideiussione si intende una garanzia che viene rilasciata da un fideiussore per un altro soggetto contraente, così da garantire un obbligazione – che consiste in un pagamento – da parte del soggetto che ne beneficia. In parole povere, ciò significa che il fideiussore diventa “garante” e pagherà con i proprio soldi un debito che dovesse contrarre il soggetto contraente.

Con Fideiussione bancaria – quella necessaria per un visto turistico – si intende un contratto di garanzia che rilascia a un contraente un istituto di credito.

La fideiussione bancaria è obbligatoria se si vuole ottenere il visto turistico
. Perciò, nel caso in cui un cittadino pakistano – invitato da una persona che risiede in Italia – volesse ottenere il visto turistico presso il consolato italiano o l’ambasciata italiana presente in Pakistan, dovrà munirsi di fideiussione bancaria.

Questo perché la fideiussione bancaria per visto turistico servirà a dimostrare che il cittadino pakistano sarà in grado di provvedere al proprio sostentamento economico per tutta la durata del soggiorno, la quale non dovrà mai essere superiore ai novanta giorni.

La fideiussione per visto turistico può essere rilasciata in realtà dalla banca o da una assicurazione o da una società finanziaria che sia iscritta regolarmente all’albo delle banca d’Italia il TUB. Qualsiasi altro ente che vi proponga di ottenere una fideiussione non è legalmente validato a farlo e non dovreste richiederlo Come detto precedentemente occorreranno pochi documenti per poter ottenere la fideiussione:

  • Carta d’identità e codice fiscale del cittadino residente in Italia che invita il cittadino pakistano
  • Cud o modello Unico
  • Fotocopia del passaporto del cittadino pakistano che entra in Italia
  • Infine, occorrerà stipulare anche la Polizza Assicurazione Sanitaria Viaggio per poter rimborsare lo Stato di eventuali cure che siano mediche, farmacologiche o dovute ad infortuni o malattie contratte durante il soggiorno. Difatti questa polizza avrà la stessa durata del soggiorno – quindi non superiore ai 90 giorni.

E nel caso volessimo chiudere la fideiussione bancaria concluso il soggiorno?

Ciò dipenderà da che tipo di fideiussione si è stipulato da principio.
Le fideiussioni bancarie, ad esempio, si sciolgono alla scadenza – in caso venga stabilita – oppure nel caso in cui si consegni il contratto di garanzia originale, la copia del beneficiario e ottenendo un apposito documento che dichiari lo scioglimento dell’obbligo di fideiussione.

Conclusioni

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