Cos’è la garanzia finanziaria o Fideiussione Assicurativa nelle attività estrattive?
Prima di iniziare l’esercizio delle attività estrattive, l’entità che riceve l’autorizzazione di cava o la concessione mineraria deve fornire una garanzia finanziaria. (fideiussione assicurativa per la concessione di una cava).
Questa serve come sicurezza per il rispetto degli obblighi legati all’autorizzazione.
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Il mondo delle Cave e delle attività estrattive, focalizzato sulla raccolta di materiali naturali per vari usi, si svolge prevalentemente in specifiche zone geografiche. Queste operazioni, conosciute come “coltivazioni”, possono avere luogo sottoterra, in profonde miniere, o più superficialmente attraverso scavi a cielo aperto, spesso riferiti come “cave”.
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Quando si parla di regolamentazione e sicurezza in questo settore, emerge la figura della “fideiussione per le coltivazioni di cave”.
Questa è una garanzia che l’ente regionale, attualmente responsabile del rilascio di autorizzazioni per le cave, richiede alle aziende estrattive.
L’obiettivo? Assicurarsi che le imprese rispettino gli obblighi legati alla valorizzazione e alla riqualificazione dell’area in cui operano.
Il documento di fidejussione per l’attività estrattiva nelle cave è comunemente richiesto dall’organismo governativo incaricato di concedere le licenze per tale attività (attualmente è compito delle Regioni). Questa richiesta è rivolta a tutte le imprese o entità che operano nel settore dell’estrazione mineraria, fungendo da garanzia per l’adempimento dei vari obblighi associati.
Ma cosa succede se le aziende non seguono le regole?
Se il contraente, ovvero l’impresa estrattiva, manca nel rispettare le normative, l’amministrazione può chiedere un risarcimento per i danni causati. Per prevenire tali inadempienze e proteggere l’ambiente, l’amministrazione richiede una fideiussione assicurativa, che funge da garanzia aggiuntiva per assicurare il rispetto delle normative sulla riqualificazione ambientale dei siti estrattivi.
Se sei un’impresa nel settore estrattivo o semplicemente interessato a comprendere meglio l’importanza delle fideiussioni nelle coltivazioni di cave, questa guida ti fornisce una panoramica chiave per navigare in questo complesso scenario regolatorio.
Momento e modalità di presentazione
La garanzia deve essere fornita quando si riceve l’autorizzazione, insieme ai dettagli aggiornati dell’impresa e all’identificazione del dichiarante. La validità dell’autorizzazione dipende da questa garanzia.
Garanzie per le cave: differenze temporali
- Per cave autorizzate prima del 16.03.2018: si riferisce all’art. 16 della L.R. 44/1982.
- Per cave autorizzate dopo il 16.03.2018: si basa sull’art. 14 della L.R. 13/2018.
Finalità della garanzia finanziaria
- Assicurare la corretta realizzazione del progetto di ricomposizione.
- Coprire contributi comunali.
- Gestire i rifiuti di estrazione.
Calcolo e scadenza della garanzia
L’importo è determinato dal provvedimento di autorizzazione. Deve essere presentato entro 120 giorni dalla notifica dell’autorizzazione, estendibile di altri 90 giorni in circostanze particolari.
Come viene definita la garanzia finanziaria?
Le specifiche sono delineate dalla Giunta regionale, ma fino all’approvazione di nuovi regolamenti, si seguiranno le direttive esistenti.
Adattamenti biennali per cave pre-2018: L’importo della garanzia viene regolarmente aggiustato in base all’indice ISTAT.
Forme accettate di garanzia
- Fideiussioni bancarie.
- Polizze fideiussorie emesse da Compagnie di assicurazioni regolarmente autorizzate.
- Polizze da intermediari finanziari autorizzati e iscritti nell’Albo 106 T.U.B. Banca d’Italia.
Durata e aggiustamenti
I contratti durano due anni dalla data dell’autorizzazione. Gli aggiustamenti basati sull’indice ISTAT devono essere presentati biennalmente, e un nuovo contratto deve essere stabilito alla fine di ogni periodo.
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Non conformità
La mancata presentazione degli adeguamenti può portare alla sospensione delle attività. In caso di ulteriore mancato rispetto, può essere revocata l’autorizzazione.
In sintesi, fornire una garanzia finanziaria è cruciale per avviare attività estrattive. Questa guida offre una panoramica chiara delle regole e delle aspettative associate.
Richiesta di Concessione per Coltivazione di Cave o concessioni minerarie
La coltivazione dei giacimenti di materiale di cava è subordinata al rilascio dell’autorizzazione all’attività di cava.
L’attività di cava è soggetta alle disposizioni della Legge Regionale.
Le tipologie di materiale estraibili sono così classificate:
- materiali di Gruppo A, destinati alle costruzioni, costituiti da:
- sabbie e ghiaie;
- materiale detritico;
- calcari per costruzioni.
- materiali di Gruppo B, destinati ad altri utilizzi, costituiti da:
- calcari per usi industriali, quali produzione di cemento, calce, granulati e similari;
- argille;
- basalti e materiali vulcanici;
- pietre ornamentali (calcari e trachite da taglio e lucidabili, marmi);
- quarzo, quarzite;
- gesso;
- sabbie silicee;
- pietre molari;
- torba;
- ogni altro materiale rinvenibile sotto qualsiasi forma di deposito naturale appartenente alla seconda categoria.
La legge prevede inoltre la pianificazione dell’attività di cava attraverso il Piano Regionale dell’Attività di Cava.
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Guida all’Autorizzazione per la Concessione di Cave: Procedure e Requisiti
- Panoramica dell’Autorizzazione: Per ottenere l’autorizzazione per sfruttare una cava, è necessario seguire un procedimento unificato che coinvolge tutte le amministrazioni pertinenti, assicurando un processo amministrativo rapido e semplificato.
- Passi Preliminari: Per ottenere la verifica di assoggettabilità a VIA, la società interessata deve presentare una richiesta presso lo Sportello Ambiente.
- Ruolo del Comune: Una volta ricevuti tutti i pareri positivi, il Comune organizza la Conferenza di Servizi, che coinvolge diverse autorità, tra cui il Comune stesso, la Provincia, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e vari dipartimenti regionali.
- Documenti e Pareri Necessari: Durante il procedimento, saranno necessari vari atti di assenso, tra cui il parere sulla tutela dei beni ambientali, l’approvazione della Soprintendenza e i pareri delle Autorità idrogeologiche e di Bacino.
- Territori Multicomunali: Se la cava si estende su più comuni, la Conferenza di Servizi sarà organizzata dal Comune con la maggiore area coinvolta.
- Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale: Il Dipartimento regionale ambientale coordina la conferenza di servizi, che coinvolge tutte le autorità competenti. Una volta conclusa la conferenza, si procede con l’emissione dell’autorizzazione.
- Cave di Proprietà Pubblica o Privata: Se si richiede un’autorizzazione per cave appartenenti a enti pubblici o privati, il concessionario verrà scelto tramite una procedura pubblica.
L’attività di coltivazione dei giacimenti di cava richiede un’autorizzazione ed è regolamentata da Leggi Regionali, quindi differenti per ogni regione, ma simili.
I materiali estratti sono suddivisi in due gruppi:
- Gruppo A: materiali destinati alle costruzioni come sabbie, ghiaie, detriti, e calcari per costruzioni.
- Gruppo B: materiali destinati ad usi vari, tra cui calcari per usi industriali, argille, basalti, pietre ornamentali, e altri.
La legge stabilisce la pianificazione dell’attività di cava attraverso il Piano Regionale dell’Attività di Cava, in particolare per i materiali del Gruppo A, fornisce linee guida tecniche e amministrative.
Disposizioni del Piano Regionale
- Per i materiali di Gruppo A, definisce dove si possono effettuare le estrazioni, i volumi massimi e le regole specifiche. Questo vale per le cave di sabbia e ghiaia, detrito e calcari per costruzioni.
- Per i materiali di Gruppo B, come i calcari per usi industriali e le argille, ci sono disposizioni dettagliate particolari definiti nel Piano Regionale.
- Infine, il Piano Regionale stabilisce regole generali per tutte le tipologie di cave, incluse norme di sicurezza, amministrative e per la tutela ambientale.
Dettagli dell’Autorizzazione
Se il progetto richiede una Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), l’autorizzazione diventa essenzialmente una decisione sulla compatibilità ambientale. L’autorizzazione riguarda anche le costruzioni fisse e può avere particolari indicazioni, soprattutto in termini di compatibilità con il territorio. L’efficacia dell’autorizzazione dipende da una garanzia bancaria o assicurativa per proteggere l’area.
Tempistica della Domanda
La Giunta regionale ha 90 giorni per decidere sulla domanda, che viene poi notificata entro 15 giorni. Se è richiesta la VIA, la decisione viene presa entro 30 giorni dalla ricezione del parere del Comitato tecnico. Una copia della decisione viene esposta nell’Albo pretorio del Comune per 15 giorni.
Concessione Mineraria: Tutto ciò che Devi Sapere – Definizione e Ambito
- La concessione mineraria riguarda l’estrazione del giacimento minerario, le relative pertinenze, l’arricchimento del minerale e il ripristino ambientale del sito.
- Può anche coprire la gestione dei siti minerari inattivi, valorizzando il loro potenziale socio-culturale e ambientale.
Come Richiedere una Concessione per il Giacimento Minerario
- La domanda per ottenere la concessione mineraria va presentata all’ente competente includendo: dati del richiedente, titolo giuridico, garanzie bancarie, certificato fallimentare, tipo di minerale, dettagli dell’area interessata, elenco mappali e durata richiesta. Una ricevuta di pagamento per le spese tecniche è essenziale.
- È necessaria anche la documentazione tecnica.
- Tutti i documenti vanno depositati presso l’ente competente per ulteriori passaggi amministrativi.
- L’ente può richiedere documenti aggiuntivi in qualsiasi fase.
Come viene Decisa la Concessione? Dettagli e Criteri
- Entro 120 giorni dalla domanda, la Giunta regionale decide sulla concessione mineraria basandosi su vari criteri come salvaguardia ambientale, rilevanza delle risorse e impegno dell’richiedente.
- La concessione dettaglia l’area di operazione, prescrizioni per l’estrazione e regole per il ripristino ambientale. Una garanzia bancaria o assicurativa è richiesta per assicurarsi del rispetto ambientale.
- Una copia dell’atto di concessione viene inviata alle autorità locali e notificata al richiedente, e la pubblicazione ufficiale avviene sul Bollettino della Regione.
- L’atto di concessione va registrato ufficialmente presso la conservatoria dei registri immobiliari, a spese del concessionario.